Chiesa di Sant’Euplio – Catania

 

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La chiesa, dedicata al compatrono della città, venne costruita nel 1548 sull’area occupata in precedenza da un tempio paleocristiano. Apparteneva alla Confraternita di Sant’Euplio, che nel 1598 la affidò ai Frati Cappuccini e costoro nel 1606 ai Frati Minori Francescani.

Questa chiesa era segnalata nelle stampe cinquecentesche, originate dal rilievo della città “a volo d’uccello” dei cartografi Frans Hogenberg e Georg Braun e nell’opera dell’architetto Sebastiano Ittar se ne può vedere pure il rilievo planimetrico. L’edificio sacro appare in quest’ultimo lavoro con ingresso ad occidente, a navata unica e con un profondo presbiterio segnato da un arco trionfale.

L’edificio di culto ebbe la fortuna di reggere al Terremoto del Val di Noto del 1693.

Questo luogo sacro, invece, non resse quando l’8 luglio 1943 fu colpito in pieno da uno degli ordigni lanciati in quell’anno durante l’attacco aereo degli Alleati della Seconda guerra mondiale. Le uniche due pareti di questo ex luogo di culto rimaste intatte, quella settentrionale e quella occidentale, vennero risparmiate dalla ricostruzione post-bellica, mentre venne ripavimentato in cotto siciliano il suolo su cui si estendeva l’ex chiesa.

Nel presbiterio del sito dell’ex edificio di culto sono stati appesi dodici calchi in rilievo con le immagini degli Apostoli, realizzati nel 1887, che originariamente erano destinate al Cimitero monumentale di Catania e che sono dal 1978 esposte definitivamente sulla parete occidentale dell’ex chiesa.

Nel 1964 venne inaugurata la nuova chiesa a sud di piazza Maria Montessori, nel quartiere “Petriera”, che si andava urbanizzando proprio in quegli anni: questo luogo di culto fu realizzato ex novo in questo sito su progetto dell’architetto Giacomo Leone.

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