Fontana di Nettuno Messina

 

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La Fontana del Nettuno del XVI secolo è uno degli emblemi della città di Messina.
Si trova in Piazza Unità d’Italia, proprio di fronte al Palazzo della Prefettura.
L’opera è stata realizzata da Giovanni Angelo Montorsoli (scultore toscano e stretto collaboratore di Michelangelo).
Oggi la statua originale è conservata al Museo Regionale, quella situata in Via Garibaldi è una copia

realizzata da Gregorio Zappalà nel 1856.

Originariamente era rivolta verso la città, mostrando quindi le spalle al mare e a Reggio Calabria.
Dopo il terremoto del 1908 la scultura è stata spostata e Nettuno venne posizionato in modo da rivolgersi con lo sguardo verso lo Stretto.
Nell’opera lo scultore toscano rappresenta un’allegoria delle acque dello Stretto, dominate da Nettuno che incatena le furibonde sirene Scilla e Cariddi, rendendole inoffensive.
Il Nettuno è quindi un’allegoria della forza fisica e morale della Città che doma le avversità.

La statua col tridente in mano è posta su un alto piedistallo, che si alza dal centro della vasca, con cavalli marini, stemmi e mascheroni in rilievo. Ai due lati sono poste le figure mitologiche di Scilla e Cariddi.
Il bacino è a pianta ottagonale e nei lati corti si trovano vasche di forma ovale che ricevono e versano l’acqua attraverso teste di leoni e divinità marine.
Sul bordo della vasca sono incisi i nomi dello scultore, del Viceré Giovanni Cerda, dei Senatori.

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